Meteor Scattering

Ogni giorno, miliardi di frammenti impattano con l’atmosfera terrestre disintegrandosi. I più grandi di essi sono in grado produrre scie di plasma, ossia gas fortemente ionizzato, a causa del fortissimo attrito con l’atmosfera che sviluppa un notevole calore. Tale scia corrisponde alla scia luminosa che vediamo con le meteore, ma le scie hanno anche una importante proprietà: esse sono in grado di riflettere, o più precisamente di diffondere, le onde radio che hanno una frequenza compresa tra 40 e 150 MHz. Per diffusione o “scattering” si intende una riflessione che però avviene in tutte le direzioni. Di conseguenza, se è presente una sorgente di onde radio con una frequenza compresa in tale intervallo, noi possiamo utilizzarla per monitorare il flusso meteorico: infatti, ongi volta che riceviamo un segnale di eco del segnale della sorgente, vuol dire che si è verificato il passaggio di una meteora con conseguente produzione di
una scia.

Come è noto, in Francia, è stato allestito un potente radar, chiamato GRAVES, che irradia un potente segnale diretto verso il cielo, sulla frequenza di 143,050 MHz. Questa è la radiosorgente che possiamo utilizzare per il monitoraggio del flusso meteorico.

Quando una meteora attraversa la parte di cielo “illuminata” dal radar, il segnale viene diffuso dalla scia di plasma della stessa meteora. Con un’antenna adatta alla ricezione della frequenza di 143,050 MHz, anche da Napoli è possibile ricevere questo segnale e dunque è possibile rilevare i vari impatti meteorici con l’atmosfera, anche tanti che otticamente non vediamo (ed anche in presenza di luce
solare).

Ecco un esempio di ricezione di un segnale di eco:
https://www.youtube.com/watch?v=2Xsbk44J1yM

Ulteriori informazioni si trovano nel seguente documento.

L’UAN ha partecipato al Congresso Nazionale di Radioastronomia Amatoriale – ICARA 2015:
scarica Atti ICARA 2015: Meteor scattering
https://drive.google.com/file/d/0B1HAjDQZDrJbSVJpYkZQZXg5Qnc/view

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