Exoplanet Watch

“La NASA vuole il tuo aiuto per studiare i pianeti intorno ad altre stelle”

Un titolo che ha attirato l’attenzione della sezione di Stelle Variabili ed Esopianeti dell’Unione Astrofili Napoletani, attiva da anni nella ricerca e nello studio di esopianeti con il metodo dei transiti fotometrici. Ed ecco che il progetto Exoplanet Watch acquisisce nuovi adepti qui in Italia.

Exoplanet Watch è iniziato nel 2018 nell’ambito del programma Universe of Learning della NASA, una delle numerose iniziative promosse dal team Science Acivation dell’agenzia spaziale. Lo scopo principale è coinvolgere chiunque lo desideri a “fare scienza” e a scoprire l’universo che ci circonda.

Dopo un primo periodo con un numero limitato di partecipanti, Exoplanet Watch ha finalmente aperto le porte al pubblico. Adesso tutti possono scaricare i dati sui propri dispositivi oppure accedere ad un archivio online per analizzarli con un programma di fotometria dedicato.

Exoplanet Watch è stato ideato da Rob Zellem, astrofisico della NASA presso il Jet Propulsion Laboratory. Zellem si è detto emozionato dall’interesse degli astrofili italiani e fiducioso di poter contare su una grande comunità di appassionati di astronomia per diffondere il progetto in Italia. Gli strumenti messi a disposizione dei volenterosi cercatori di esopianeti sono gli stessi utilizzati dagli astronomi americani, ma non solo. Gli appassionati potranno usare anche il programma EXOTIC (EXOplanet Transit Interpretation Code), uno strumento appositamente pensato per l’analisi dei transiti di esopianeti in modo efficace e intuitivo.

L’idea della divulgazione di questa iniziativa in Italia, da parte del nostro gruppo, è nata partecipando agli incontri on-line coordinati dal prof. Zellem. Ci siamo resi conto con sorpresa di essere tra i pochi astrofili italiani a conoscenza del progetto. Abbiamo contattato Robert Zellem che con entusiasmo ha accolto la nostra idea di far conoscere Exoplanet Watch in Italia. Siamo infatti convinti che questa iniziativa potrebbe attirare molti più appassionati nel nostro Paese.

Al momento sono stati confermati più di 5000 pianeti al di fuori del nostro sistema solare. Gli scienziati stimano che ci potrebbero essere altri milioni di esopianeti nella nostra galassia. Questo significa che gli astronomi professionisti hanno bisogno di aiuto per cercarli e studiarli. È qui che entra in gioco Exoplanet Watch. I partecipanti al programma possono utilizzare i propri telescopi per osservare i pianeti al di fuori del nostro sistema solare, oppure possono cercarli nei dati di altri telescopi. Basta avere a disposizione un computer o anche solo uno smartphone e tanto entusiasmo.

Ma procediamo con ordine. I partecipanti che non hanno un proprio telescopio potranno utilizzare i dati raccolti in quasi 10 anni di osservazioni, frutto di un piccolo telescopio robotizzato nella città di Tucson in Arizona. Prossimamente il progetto amplierà il numero di strumenti e vedrà l’installazione di altri due telescopi all’osservatorio di Table Mountain nel sud della California, entrambi gestiti dal JPL.

Una volta ottenuti i dati grezzi di un possibile transito di un pianeta extrasolare, si passa all’elaborazione mediante un programma che può essere utilizzato in due modi: installandolo sul proprio PC, oppure può essere utilizzato online (in questo caso c’è bisogno di un account Google per eseguire l’accesso).

Il programma EXOTIC (EXOplanet Transit Interpretation Code) permette l’elaborazione di qualsiasi transito di esopianeta noto, con pochi semplici passaggi e seguendo il dettagliatissimo tutorial chiunque può arrivare ad ottenere ottimi risultati.

L’ultimo passo nel processo di ricerca esoplanetario è quello di rendere pubblici i dati elaborati pubblicandoli sul sito AAVSO. Dopo aver effettuato la registrazione al sito, si possono caricare le proprie curve di luce e dopo qualche giorno sarà possibile vedere sul sito di Exoplanet Watch il proprio piccolo ma importante contributo alla “scienza degli esopianeti”.

Il progetto è aperto a tutti, anche a chi ha anni di esperienza, utilizza telescopi propri e diversi programmi per l’elaborazione dei dati fotometrici. L’aspetto centrale è la condivisione dei dati raccolti! Questo permetterà inoltre di rendere quanto più efficienti possibile le osservazioni del telescopio spaziale James Webb: infatti, avendo a disposizione effemeridi precise dell’inizio e la fine di un transito di un esopianeta, si potranno organizzare meglio le osservazioni. È facile immaginare che per un telescopio che deve osservare centinaia di target, questo aspetto è fondamentale.

Approfondimenti sono reperibili sul sito dell’organizzazione: “exoplanets.nasa.gov/exoplanet-watch” oppure dalle pagine del sito della sezione Esopianeti e stelle variabili dell’Unione Astrofili Napoletani. “URL sezione esopianeti UAN”.

A breve la sezione Esopianeti e stelle variabili dell’UAN, organizzerà un incontro on-line per gli interessati al progetto. Seguite quindi il loro sito per ogni aggiornamento!

Antonio Marino, Andrea Tomacelli, Giulio Follero, Nicoletta Iannascoli – Gruppo Esopianeti Unione Astrofili Napoletani.