Attività di Ricerca e Sperimentali

Indietro
Installazione antenna e prima prova di ricezione segnali
Mercoledi 7 agosto 2013, alle ore 19 O.E., con grandissima gioia e con viva soddisfazione i partecipanti alla Sezione Radioastronomia dell'UAN ed alcuni Soci hanno assieme vissuto le fasi della "prima onda" registrata dal radiotelescopio UAN posto nel giardino prospiciente il magazino dell'OACN. L'antenna, un dipolo, è stata costruita come riportato dal progetto RadioJove della NASA (http://radiojove.gsfc.nasa.gov/); i quattro pali che reggono i due cavi di ricezione, posti in direzione Est-Ovest, sono stati infissi nella Primavera del 2013, non senza difficoltà, ai vertici di un rettangolo di 15 x 10 metri. Il dipolo è stato progettata per rilevare la radioemissione di Giove e del Sole alla frequenza di 20,1 MHz.Le ultime operazione per procedere alla prima osservazione di prova sono consistite nel tagliare il cavo collegato al dipolo Nord per fare in modo che il cavo del dipolo Sud fosse più lungo di 3 metri circa: la sfasatura introdotta nel segnale è necessaria per le radioosservazioni di Giove da ora e per i prossimi anni. I due cavi sono stati poi collegati ad uno splitter, in modo da avere un unico cavo che è stato collegato al ricevitore, costruito sempre in base alle indicazioni del progetto RadioJove. E' stata in seguito installata una postazione volante, per eseguire la prova definitiva sulla funzionalità dell'antenna e del ricevitore.Il ricevitore supporta due uscite audio: una per collegare un paio di cuffie o un amplificatore, per sentire il segnale raccolto dall'antenna, l'altra per inviare i segnali audio all'ingresso della scheda audio di un computer portatile sul quale è stato fatto partire il software "Radio Sky Pipe". Questo programma è in grado di quantificare l'intensità del segnale ricevuto sotto forma di una particolare grandezza fisica chiamata "temperatura di rumore di antenna" (vedere articoli pubblicati su queste AstroUANews) e di registrare la variazione nel tempo del segnale come file dati, per le necessarie e successive elaborazioni.Subito ci siamo resi conto che il sistema d'antenna costituito dai due dipoli funzionava bene perchè abbiamo ricevuto numerosi segnali, tuttavia il ricevitore che abbiamo autocostruito ha mostrato di dover essere tarato, in quanto i segnali ricevuti erano o stazioni commerciali arabe in Onde Corte o alcuni segnali digitali. Due Soci della Sezione, in base a precedente accordi, hanno iniziato a trasmettere da casa un segnale artificiale costituito da una nota a 800 Hz trasmessa in AM a 20,1 MHz in modo intermittente, nella speranza di riuscire a intercettare questo segnale come riferimento. Purtroppo, pur aprendo fisicamente il ricevitore ed agendo su alcuni trimmer di regolazione interni, non è stato possibile tararlo. In base ad un confronto tra quanto captato dall'antenna UAN e quanto ricevuto dai due Soci con il ricevitore "casalingo", è risultato che il ricevitore "Jove Receiver" funzionava a circa 2 MHz più in basso rispetto alla frequenza indicata: pur agendo sulla manopola di sintonia, il problema persisteva, come evidenziato dall'ascolto delle citate emittenti.A questo punto, abbiamo sostituito il ricevitore RadioJove con un ricevitore scanner portato da un Socio della Sezione e ci siamo sintonizzati sulla frequenza di 20,1 MHz. Subito il software Radio Sky Pipe ha iniziato a registrare un tracciato, mentre sono scomparse le interferenze ascoltate in precedenza. La soddisfazione è stata vedere che il grafico registrato riproduceva esattamente quello che si evidenzia durante la radiosservazione del sole "quieto". Ai Soci operanti da casa è stato quindi chiesto di ritrasmettere il segnale intermittente a 20,1 MHz: l'audio ed il relativo tracciato al computer ha seguito perfettamente l'andamento intermittente della radioemissione.Concludendo, con questa prima sessione osservativa abbiamo dimostrato che: (a) il radiotelescopio è stato da noi ben costruito ed è funzionante; (b) da questa postazione in OACN le osservazioni radioastronomiche a 20,1 MHz sono possibili (assenti significative interferenze); (c) il ricevitore da noi costruito funziona anche se va tarato: a tal proposito, giungerà in Sede a breve uno strumento che servirà per tarare il ricevitore, indispensabile per le future osservazioni.Questi risultati incoraggiano i partecipanti della Sezione di Radioastronomia a cominciare al più presto l'attivitá osservativa sistematica!Come Responsabile della Sezione desidero ringraziare tutti coloro che hanno collaborato alla riuscita dell'esperienza, a cominciare da Luigi Di Ruberto, David D'Ambrosio, Fabrizio Papa e Pasquale Rotondi per non parlare dell'aiuto fondamentale fornito da Andrea Tomacelli e Pasquale "Lino" Manfredi, assieme al sostegno morale del Presidente (autore delle foto qui pubblicate). Un ringraziamento doveroso va poi al Direttore dell'OACN, prof. Massimo Della Valle, per aver concesso all'UAN la possibilità di installare questo semplice ma funzionale radiotelescopio all'interno del comprensorio dell'OACN e non distante dalla Sede dell'UAN ed all'ing. Francesco Perrotta, tecnologo dell'OACN, per i consigli e la disponibilità offertaci in fase di individuazione della postazione all'interno dell'OACN e per la supervisione dei lavori di sistemazione dell'antenna.Filippo BoveResponsabile della Sezione Radioastronomia