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2020, 19 Settembre - Camposauro (BN)
Dopo tanto tempo, sabato 19 settembre alcuni soci si sono organizzati per quella che si è rivelata essere una bellissima serata osservativa. Infatti, per la prima volta durante questo periodo di emergenze e complicazioni, abbiamo partecipato ad una trasferta ufficiale UAN per dedicarci ad osservazioni e fotografie astronomiche. La meta scelta è stata una zona a poco più di 1000 metri di altezza a Camposauro, nel beneventano, nell'omonimo massiccio montuoso. Erano presenti, Fabiana Bianchi, Fabio Filippi, Simona Cristiano, Piera Salvati, Francesco Pecorella, Gaetano D'Anna, Flavia Angrisano e Antonio Egizio. Durante la serata si è avvicinato anche qualche curioso affascinato dalla nostra strumentazione e, per una parte del tempo, abbiamo condiviso pareri ed osservazioni con alcuni membri del Gruppo Astrofili Beneventano che si sono soffermati nell'area in cui ci trovavamo. Alcuni di noi si sono concentrati soprattutto a fare astrofotografia, ma tutti in diversi momenti abbiamo osservato utilizzando binocoli personali ed il telescopio C8 dell'associazione. Francesco Pecorella ha utilizzato il suo nuovo telescopio Tripletto Apo Tecnosky 80/480, adatto all'astrofotografia, e la Canon 50D. Ha fotografato la M31 (la Galassia Andromeda) e la NGC 6992/95 (Nebulosa Velo nella Costellazione del Cigno, in questo caso utilizzando la Canon R di Gaetano) con fantastici risultati. Un ottimo esempio di come sia possibile ottenere foto molto belle sfruttando tutta la propria esperienza, con tanta dedizione, competenza, studio e pazienza. Risultati che ognuno di noi può ottenere se si dedica con passione e ferma volontà di approfondire l'argomento, ovviamente avendo anche la giusta strumentazione (inoltre, ciò che stiamo imparando con il neo-nato Gruppo di Astrofotografia di Gaetano è che, anche se si possiedono strumenti più amatoriali, si possono ottenere ugualmente, piano piano, buoni risultati per poi migliorare nel tempo!). Francesco ha ottenuto la foto di Andromeda con 1 ora e 17 minuti di acquisizione di segnale e 103 immagini da 45 secondi, mentre la Nebulosa Velo con 14 minuti di posa totale. Gaetano, invece, ha realizzato uno star trail con uno scatto singolo di 15 minuti a 100 ISO e ha fotografato la Via Lattea con uno scatto singolo di 40 secondi a 800 ISO. Entrambi gli scatti li ha ottenuti con la Canon 6D e l'oculare da 12mm a F/2.8. Infine, combinando la propria strumentazione (Tripletto Apo 80/480 e Canon R), Francesco e Gaetano hanno realizzato una bellissima foto delle Pleiadi ottenuta con 37 scatti da 45 secondi per 27 minuti di posa totale. Fabiana e Fabio, invece, hanno provato a fare delle foto alla Via Lattea, con 200 pose da 12 secondi a 1600 ISO, oculare a 18mm e F/3.5 per un totale di circa 40 minuti di segnale con una Canon EOS 450D. Hanno fatto anche qualche scatto alla Luna, così come Piera! Con il telescopio C8, invece, abbiamo osservato Marte usando anche la lente Barlow 2x, ci siamo spostati su Saturno, su M31, sull'ammasso globulare M2, su Ro Cassiopeiae (stella ipergigante), sulla M27 (Nebulosa Manubrio nella Volpetta), sulla M57 (Nebulosa Anello nella Lira).Dalle osservazioni con i binocoli siamo sicuramente rimasti colpiti dal Doppio Ammasso del Perseo e dalle Pleiadi, oltre che da Giove naturalmente. Memori della spiegazione di Edgardo sulle mappe gnomoniche che ci consentono di conoscere la luminosità del cielo dal luogo in cui ci troviamo, sul campo abbiamo provato ad utilizzarle, cercando anche di confrontarci telefonicamente con Gino Civita, rimasto in città, per capire quali fossero le differenze di osservazione. Purtroppo la linea telefonica non prendeva bene, quindi non abbiamo potuto fare la comparazione. In ogni caso, abbiamo osservato le zone di cielo individuate dai triangoli 14 e 6 (rispettivamente nel Cigno e nel Pegaso). In conclusione, oltre alle meraviglie dell'Universo, ciò che abbiamo testato in prima persona è stata l'impagabile possibilità che eventi di questo tipo ci danno per fare esperienza concreta sul campo. Il confronto con chi è più esperto in certi ambiti ci ha aiutato a migliorare e ha stimolato tutti noi a dare sempre di più. Anche gli errori, che sul momento possono lasciare un po' di frustrazione, non sono altro che nuovi passi verso il miglioramento. Insomma, un frizzante nuovo inizio in attesa di altre serate sempre più stupefacenti!