Dorothy Johnson Vaughan

Kansas City,20 settembre 1910 – Hampton10 novembre 2008

Dorothy Johnson nacque a Kansas City, in Missouri, il 20 settembre 1910. Nel 1917 la famiglia si trasferì in West Virginia, dove Dorothy si diplomò nel 1925. Nel 1929, a soli 19 anni, conseguì la laurea con lode in matematica alla Wilberforce University, college dell’Ohio dove studiavano i ragazzi di colore negli Stati Uniti in quegli anni, quando la segregazione era ancora una triste realtà.

Dorothy Vaughan giovane 
Carta di Identità NASA per concessione della figlia Anna

                                                         

Nel 1932 sposò Howard Vaughan, diventando così Dorothy Johnson Vaughan. La coppia ebbe sei figli. Dorothy lavorò come insegnante di matematica in una scuola superiore per ragazzi afroamericani per 11 anni.

Nel 1943 iniziò una carriera lunga 28 anni come matematica e programmatrice al Langley Research Center di Hampton in Virginia, in cui si specializzò nei calcoli per le traiettorie di volo, nello Scout Project e nella programmazione informatica. La sua carriera in questo campo iniziò durante il culmine della Seconda guerra mondiale , in quanto grazie agli ordini esecutivi del presidente Roosevelt che proibivano la discriminazione razziale nell’industria della difesa del paese e grazie alla necessità di forza lavoro, visto che molti uomini erano in guerra, le agenzie federali come il National Advisory Committee for Aeronautics (NACA) ampliarono le loro assunzioni con il reclutamento di donne, comprese le donne di colore, per sostenere la produzione bellica di aeroplani. Dorothy Vaughan fu assunta al Langley Research Center, un’agenzia della NACA e fu assegnata alla West Area Computing, un’unità segregata, composta solo da matematiche di colore in quanto prevalevano ancora le leggi razziali che richiedevano alle donne afroamericane appena assunte di lavorare separatamente dalle loro colleghe bianche e di usare servizi separati per la ristorazione e il bagno. Queste donne eseguivano complessi calcoli matematici a mano, utilizzando gli strumenti dell’epoca e dando il loro contributo a ogni area di ricerca a Langley.

Langley’s Administration Building. Il pool di computer umani era ospitato in questo edificio. Immagine per gentile concessione della NASA

Nel dopoguerra il loro lavoro si ampliò per supportare la ricerca e la progettazione per il programma spaziale degli Stati Uniti.

Nel 1949, fu assegnata come capo ad interim dei West Area Computers, e fu la prima supervisore di colore alla NACA e una delle poche donne a ricoprire questo ruolo per il quale lavorò per anni, prima di essere promossa ufficialmente alla posizione di supervisore. 

Quando nel 1958 la NACA divenne NASA, la segregazione razziale fu finalmente abolita e la Vaughan continuò a lavorarvi nella divisione Analysis and Computation, finalmente con colleghe e colleghi di qualsiasi colore della pelle, etnia o religione. Contribuì al programma spaziale SCOUT (Solid Controlled Orbital Utility Test system), il veicolo di lancio per la messa in orbita di satelliti, uno dei programmi di maggior successo della NASA.

 Nell’ultimo decennio lavorò con le matematiche Katherine G. Johnson e Mary Jackson al lancio in orbita dell’astronauta John Glenn e al progetto Apollo 11, che mandò i primi astronauti sulla Luna. La loro storia è raccontata nel libro “Il diritto di contare” di Margot Lee Shetterly e nell’omonimo film.


 Dorothy Vaughan, Katherine Johnson e Mary Jackson

Quando nel 1961 alla NASA entrò in scena il primo computer elettronico, Dorothy comprese immediatamente che quella era la via del futuro e reagì in maniera attiva e costruttiva, iniziando subito a studiare il linguaggio di programmazione di queste prime macchine, il fortran. Si adoperò per insegnarlo alle colleghe della sua divisione, perché non rimanessero indietro, favorendo così la transizione.

Dipendenti della NASA, assunte per eseguire calcoli matematici e note come “computer umani”, tra cui (da sinistra a destra) Dorothy Vaughan, Leslie Hunter e Vivian Adair, 1950. Immagine per gentile concessione della NASA

Dorothy si ritirò dalla NASA all’età di 61 anni. Nella sua carriera ha contributo in maniera decisiva alle conquiste della corsa allo spazio, ma ha lavorato molto anche per combattere le discriminazioni razziali e per affermare i diritti di tutte le donne che lavoravano alla NASA, a partire da quelle della sua divisione. In un’intervista del 1994 ricordò che, mentre lavorava a Langley durantela corsa allo spazio, le sembrava di essere “in prima linea per qualcosa di molto eccitante” e commentando il fatto di essere una donna afroamericana durante quel periodo osservò: “Ho cambiato ciò che potevo, e ciò che non potevo, l’ho sopportato“.

Foto della festa di pensionamento di Dorothy Vaughan. Immagine per gentile concessione della NASA

       

Morì il 10 novembre 2008 a 98 anni, solo qualche giorno dopo l’elezione del primo Presidente afroamericano degli Stati Uniti, Barack Obama. Nel 2019 ricevette postuma la medaglia d’oro del Congresso degli Stati Uniti per il suo contributo alla corsa spaziale. Inoltre, sempre nel 2019 le è stato dedicato un cratere sulla faccia nascosta della Luna, Il cratere “Vaughan” e il 6 novembre 2020 è stato lanciato nello spazio un satellite che porta il suo nome (ÑuSat 12 o “Dorothy”, COSPAR 2020-079D della serie ÑuSat).

Cratere “Vaughan”

                                                               

Dorothy Vaughan è stata una donna straordinaria che ha guidato gli Stati Uniti verso le stelle.

Bibliografia:

https://en.wikipedia.org/wiki/Dorothy_Vaughan

https://www.nasa.gov/people/dorothy-vaughan/

https://www.britannica.com/biography/Dorothy-Vaughan