Sezione Luna e Pianeti

Responsabile: Nicoletta Minichino

La Sezione Luna e Pianeti nasce nel 2019 dall’unione della storica Sezione Luna con i programmi osservativi della sezione Pianeti per promuovere in modo continuativo lo studio degli oggetti astronomici di tipo planetario (Luna, Pianeti e relativi satelliti, Comete, Asteroidi e Corpi minori), attraverso approfondimenti teorici che riguardano la loro composizione morfologica, atmosferica, la meteorologia e metodi di osservazione, di fotografia e disegno astronomico.

I principali obiettivi della Sezione sono quelli di seguire i principali fenomeni astronomici ordinari e straordinari (transiti, eclissi, congiunzioni, opposizioni ecc.) e di partecipare alle attività e campagne osservative promosse da associazioni astronomiche nazionali ed internazionali quali UAI, AAVSO, ALPO, BAA, NASA ecc.

La Luna

La Luna è l’unico satellite terrestre, ed essendo il corpo celeste più vicino alla Terra è l’unico parzialmente esplorato direttamente dall’uomo durante le missioni Apollo. Anche se visibile per luce riflessa del Sole, la Luna è anche l’astro più brillante e quindi visibile da Terra, ovviamente dopo il Sole.

Al contrario di molti altri satelliti del sistema solare, la Luna possiede una massa non trascurabile rispetto al pianeta di appartenenza (massa =1/81 di quella terrestre). Se non fosse  vincolata dalla gravità esercitata della Terra, la quale la obbliga ad orbitare intorno ad essa, la Luna sarebbe stata classificata senza ombra di dubbio come uno dei pianeti del nostro sistema solare. Ciò nonostante, a causa delle sue dimensioni e della sua composizione è spesso classificata come pianeta terrestre insieme a Mercurio, Venere, Marte e Terra. Questo significa che, essendo di taglia planetaria, offre una grossa opportunità di studio per comprendere l’evoluzione di altri pianeti terrestri. In altre parole, per la sua distanza relativamente bassa dalla Terra, è come avere un laboratorio planetario in casa.

Grazie all’età (o fasi) della Luna che cambia in continuazione per mezzo della diversa illuminazione solare, la superficie lunare appare incredibilmente sempre diversa di ora in ora, così se si osserva lo stesso cratere giorno dopo giorno, si vedranno le ombre proiettate dai rilievi mutare incessantemente. Inoltre, il nostro satellite naturale, offre diversi spunti di studio e ricerca anche per i possessori di telescopi non professionali, come ad esempio lo studio topografico e la ricerca di elusive strutture come i domi lunari e le rimae lunari. Ci sono poi i fenomeni lunari transienti (TLP), per i quali alcune formazioni improvvisamente possono cambiare aspetto e luminosità, oppure assumono diverse sfumature di colore per brevissimi periodi di tempo, senza che realmente se ne conosca la ragione. Accurate osservazioni possono aiutare a risolvere l’enigma, e forse proprio gli astrofili contribuiranno agli studi che approfondiranno la conoscenza della geologia lunare.

Studio delle formazioni lunari
Crateri lunari
Domi lunari
Rimae lunari
Raggi lunari
DHC  (Dark Halo Crater)

Programmi di ricerca
Impatti lunari
TLP (Lunar Transient Phenomena)

I Pianeti

A differenza del nostro satellite naturale, gli altri oggetti di tipo planetario del nostro sistema solare non sono sempre osservabili con la stessa periodicità. A volte la loro visibilità è ostacolata dalla luce diurna, altre volte semplicemente da orari scomodi (es. notte fonda) per le osservazioni frequenti.

Tuttavia, ci sono un gran numero di oggetti che si possono osservare, quindi è possibile concentrare gli studi di sezione su un oggetto per volta nel suo periodo più favorevole.

Oltre ai programmi di ricerca ordinari, ci proponiamo di seguire le campagne osservative lanciate in vista di eventi speciali (es. osservazione di modifiche nella struttura della Grande Macchia Rossa di Giove).

 

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