(Bermersheim vor der Höhe 1098 – Bingen 1179)

Nata alla fine del XII secolo, Ildegarda di Bingen (Hildegard von Bingen) è stata una monaca cristiana, scrittrice, mistica e teologa tedesca. Badessa del monastero di san Disibodo e successivamente del monastero di Bingen am Rhein, nei suoi studi si interessò di medicina, teologia, storia naturale e cosmologia, che riteneva una strana unione di “verità rivelata” e astronomia Tolemaica.
Le sue ricerche sulla formazione del cosmo sono riportate nell’opera “Liber divinorum operum”, che si ispira alle teorie tolemaiche e alle sue “visioni”. Per poter dialogare con i dotti del suo tempo, attribuiva alla sua sapienza l’influenza della luce divina.
L’universo di Ildegarda era formato da sfere concentriche con la “sfera terrestre” divisa nei
quattro elementi (terra, aria, fuoco e acqua), guidati dai venti cardinali, che si formavano grazie al respiro degli abitanti del Paradiso o dell’Inferno.

Durante lo sviluppo del suo modello cosmologico Ildegarda sembrava essere all’oscuro dei manoscritti Aristotelici, che in quel periodo si stavano traducendo dall’Arabo al Latino. Quando finalmente queste teorie fecero ingresso al suo monastero sul Reno, Ildegarda abbandonò la sua concezione cosmologica per accogliere quella di Aristotele, sancita dalla Chiesa.
Nel 2012 è stata dichiarata dottore della Chiesa da papa Benedetto XVI.
A lei è dedicato il grande cratere lunare Hildegard di 122 km, situato nella parte sud-occidentale della faccia nascosta della Luna.
RIFERIMENTI:
Elena Gabbiani – Le sonnambule
Ildegarda di Bingen – Wikipedia
ILDEGARDA di Bingen in “Enciclopedia dell’ Arte Medievale” (treccani.it)