Mary Adela Blagg

Mary Adela Blagg

(Cheadle, 17 maggio 1858 – 14 aprile 1944)

Nacque il 17 maggio 1858 a Cheadle, Inghilterra, in una famiglia facoltosa e potè vivere di rendita. Non si sposò mai né ebbe figli. Era una persona molto riservata, dedicata al volontariato sociale e religioso.  Durante la prima guerra mondiale si occupò anche di aiutare i bambini rifugiati belgi giunti a Cheadle. Si allontanò poche volte dalla sua casa e comunicava col resto della comunità astronomica prevalentemente per lettera.

Aveva un’attitudine naturale per la matematica e iniziò a studiare da sola a casa con i libri di scuola dei suoi fratelli, interessandosi in modo particolare all’analisi armonica, che in seguito le sarebbe tornata utile nella sua analisi delle stelle variabili. Nel 1875 andò in un collegio dove tra l’altro studiò l’algebra. Sviluppò interesse verso l’astronomia solo avvicinandosi alla mezza età, quando a Cheadle frequentò un corso di lezioni universitarie tenute da Joseph Hardcastle, un nipote di John Herschel.

Hardcastle, in quanto membro attivo della British Astronomical Association, conosceva   l’allora presidente S.A.Saunder, che all’epoca era impegnato in un progetto che aveva lo scopo di misurare le posizioni precise dei crateri lunari utilizzando fotografie scattate dall’Osservatorio di Parigi.

Hardcastle si unì a Saunder in questa impresa, ma presto si sentirono frustrati dalla mancanza di una nomenclatura standardizzata per i crateri lunari: in modo confuso alcune caratteristiche erano note con nomi diversi e lo stesso nome poteva essere usato per oggetti diversi.

Hardcastle conosceva l’occhio attento per i dettagli della Blagg, avendo letto una sua breve pubblicazione del 1906 sulla scintillazione delle stelle, basata su un anno di osservazioni che lei aveva fatto dalla sua casa. Quindi le suggerì di collaborare al progetto. Saunder e Blagg lavorarono attentamente a questa laboriosa impresa per diversi anni e nel 1913 pubblicarono il definitivo

“Collated List of Lunar Formations”, lavoro che fece assurgere la Blagg a punto di riferimento della comunità astronomica britannica.

Blagg pubblicò diverse ricerche per la Royal Astronomical Society, una delle quali, del 1913, aveva titolo On a Suggested Substitute for Bode’s Law”. Il nucleo dell’articolo era la “Formula di Blagg”, come divenne nota, che era una forma generalizzata della legge di Bode: una regola empirica che fornisce le distanze approssimative dei pianeti dal Sole, ma che può essere applicata altrettanto bene ai sistemi satellitari planetari.

Fu nominata membro della Royal Astronomical Society il 14 gennaio 1916.

Nel 1920 entrò a far parte della   Lunar Commission della International Astronomical Union e, assieme al collega tedesco Karl Müller, approfondì nuovamente la nomenclatura lunare pubblicando, nel 1935, Named Lunar Formations, testo di riferimento per la selenografia del tempo.

Altro settore di ricerca della Blagg fu lo studio delle stelle variabili. I primi anni del 20° secolo rappresentarono l’età dell’oro per l’astronomia delle stelle variabili: molte nuove variabili vennero scoperte attraverso indagini fotografiche e si prevedeva che lo studio e la comprensione della loro variazione avrebbero potuto far luce sulla loro costituzione interna, un obiettivo dell’astrofisica, nuova scienza emergente.

L’idea di analizzare le osservazioni di stelle variabili fu suggerita a Blagg dall’astronomo britannico Herbert Hall Turner che, nel 1907, aveva ottenuto un gran numero di osservazioni di stelle variabili fatte dal defunto Joseph Baxendell, che aveva fatto migliaia di osservazioni dalla sua casa a Manchester e poi a Southport.  

Il primo articolo, che presentava i risultati di alcune osservazioni di Baxendell, fu pubblicato a nome di Turner in Monthly Notices nel 1912. Tuttavia, nel testo Turner riconobbe che era stata Mary Adela Blagg a svolgere la maggior parte del lavoro presentato nell’articolo, aggiungendo: “Forse mi è concesso di esprimere il mio rammarico per il fatto che la signorina Blagg non desideri che il suo nome compaia come co-curatrice. La maggior parte del lavoro è dovuto a lei”.

Alla fine pubblicarono circa 10 articoli in Monthly Notices e Blagg continuò in modo indipendente ad analizzare e pubblicare articoli su diverse altre stelle variabili, utilizzando curve di luce, la maggior parte delle quali erano state ottenute dai membri del British Astronomical Association Variable Star Section. Grazie ai suoi calcoli ha potuto verificare che il periodo tra le eclissi della binaria β Lyrae stava gradualmente aumentando.

Il lavoro di Mary sulla selenografia e sulle stelle variabili le portò riconoscimenti e consensi internazionali. Fu convinta a lasciare Cheadle per brevi periodi per partecipare alle riunioni della International Astronomical Union a Cambridge nel 1925 e a Leida nel 1928.  A Cambridge fu invitata a unirsi alla Commissione 27 sulle stelle variabili, dove incontrò molti nomi famosi nell’astronomia delle stelle variabili e nel mondo dell’astrofisica.

Morì il 14 aprile 1944 a Cheadle a causa di problemi cardiaci.

A Mary Adela Blagg è stato dedicato il cratere Blagg, un cratere circolare senza erosione apprezzabile, di 4,97 km circa situato nella parte nord-orientale della faccia visibile della Luna.

Inoltre a Cheadle, sua città natale, è presente un monumento in suo onore, costituito da una sfera armillare gigante.

Sfera armillare realizzata da James Plant, membro onorario del BAA

Nel marzo 2023 al pianeta minore 2000 EO177 è stato dato il nome 50753 Maryblagg in suo onore.

Fonti:

WIKIPEDIA

Royal Astronomical Society