Una delle testimonianze più importanti del vulcanismo lunare è data dalla presenza dei domi.
I domi sono strutture a forma di cupola con pendenze poco accentuate e sommità smussate. Geologicamente sono stati associati ai crateri a scudo terrestri, specie nei casi classici dove sulla sommità del domo lunare è presente un craterino circolare.
La loro formazione è frutto di un’intrusione di lava ad alta viscosità nel sottosuolo lunare che non riuscendo ad emergere, spinge verso l’alto creando un rigonfiamento della zona interessata.
In genere hanno dimensioni modeste: diametri di 10-20 chilometri, altezze che non superano i 400-500 metri, e pendenze massime di 2 gradi. Questo rende non poco difficoltosa la visione telescopica se non si adatta una lunghezza focale di almeno 3 metri, ma soprattutto, a causa del loro basso rilievo, è necessario attendere che il domo sia nelle immediate vicinanze del terminatore per vedere proiettata la piccola ombra sul suolo circostante.
Inoltre le circonferenze dei domi possono essere di diversa forma e morfologia, da circolari a ovalizzati, o del tutto irregolari.