Prima pubblicazione per Exoclock: l’UAN c’è!

curva di luce del pianeta Qatar 1b ottenuta dall'UAN
Curva di luce di un transito dell’esopianeta Qatar 1b davanti la propria stella ottenuta dalla Sezione Esopianeti e Stelle Variabili dell’UAN. Questa è solo una delle curve di luce inviate dall’UAN alla collaborazione Exoclock.

È con grande orgoglio che vi comunichiamo che è stata accettata dalla Cornell University la prima pubblicazione del team ExoClock tra i cui autori compaiono il nostro Responsabile della Sezione Esopianeti e Stelle Variabili Antonio Marino e un altro Socio, nonché ex presidente dell’UAN, Andrea Tomacelli!

Il progetto Exoclock

Lo scopo del progetto Exoclock è quello di controllare i parametri orbitali di un migliaio di pianeti che orbitano attorno ad altre stelle e che saranno studiati dallo spazio con la strumentazione della missione Ariel dell’ESA, l’Agenzia Spaziale Europea, il cui lancio è previsto nel 2028.

Il progetto vede la collaborazione di astronomi e astrofili, con telescopi anche di piccole dimensioni e conta attualmente 140 partecipanti. Già nei primi mesi del 2020 erano state raccolte e validate 632 osservazioni, aggiornando i parametri orbitali di 83 esopianeti.

Il contributo della Sezione Esopianeti UAN

La Sezione Esopianeti e Stelle Variabili dell’UAN, che da tempo si dedica alla ricerca dei pianeti extrasolari, ha aderito al progetto Exoclock nel Febbraio 2020. Grazie all’invio delle osservazioni fotometriche raccolte nel corso dei mesi ha contribuito al miglioramento dei parametri orbitali di diversi esopianeti, facendo così guadagnare agli autori delle osservazioni la prestigiosa menzione tra le firme del paper.

Le osservazioni sono state condotte con il telescopio dell’UAN della stazione remotizzata Colàcevich ospitata nell’Osservatorio Astronomico di Capodimonte, dimostrando che anche nelle condizioni di cielo non favorevoli della città di Napoli, fortemente segnata dall’inquinamento luminoso, è possibile ottenere dati utili per la ricerca scientifica.

La pubblicazione è consultabile sia sul sito di arXiv che sul sito NASA-ADS.