A cura di Paolo Palma.
Negli ultimi anni col mio telescopio ho raccolto la luce di tutte le stelle della volta celeste! Ho cioè puntato uno ad uno circa 1300 astri visibili ad occhio nudo ed una volta fotografati con un semplice smartphone, ponendoli nell’ordine giusto, ho di volta in volta costruito collage delle costellazioni a colori.
A conclusione del progetto, mi sono divertito a mettere tutti questi scatti in un unico grande mosaico, dove in una sola occhiata è possibile ammirare i colori di tutte le stelle che riempiono il cielo stellato fino alla magnitudine +5.
Ed ecco il pirotecnico risultato!
La forma delle stelle: la tecnica
Tutte le stelle hanno la forma di piccoli dischetti perché sono state fotografate volutamente fuori fuoco per rendere le loro tenui sfumature ancora più evidenti e hanno dimensioni differenti perché sono state incastrate le une alle altre in base alla loro magnitudine apparente!
1269 stelle che, come innumerevoli tessere colorate, sanno rivelare nel loro insieme quanto il cielo stellato sia meravigliosamente colorato!
Perché Kaleidocosmo?
Numerose sono le metafore e le similitudini che questo mosaico sapeva ispirarmi: un prato fiorito, un quadro impressionista, un’immensa vetrata policroma! Ma alla fine ho deciso di chiamarlo KALEIDOCOSMO!
Come infatti attraverso un caleidoscopio è possibile vedere innumerevoli trasformazioni di forme colorate, così attraverso questo mosaico è possibile vedere in una sola occhiata le innumerevoli sfumature di tutte le stelle della volta celeste visibili ad occhio nudo da Napoli!
Seppure infatti a parità di latitudine il cielo stellato è praticamente uguale in ogni parte del mondo,
considerando che questi astri sono stati tutti ripresi dalla città di Partenope, Kaleidocosmo può anche
essere orgogliosamente definito come il Mosaico di tutti i colori delle stelle del cielo di Napoli.
Le varie fasi di costruzione
Solitamente i colori presenti in una fotografia astronomica NON sono visibili nell’osservazione visuale; qui al contrario è visibile “quasi” esattamente ciò che l’occhio umano può vedere all’oculare di un telescopio dobson da 18 pollici, a 285 ingrandimenti, ed attraverso un semplice smartphone.
I colori delle stelle infatti sono realmente visibili già ad occhio nudo, lo diventano ancora di più attraverso un telescopio, sono la prima traccia visibile dei differenti SPETTRI stellari e sono – quasi esclusivamente –l’unico caso in cui il profondo cielo è veramente “VISIBILE a COLORI”.
Nel XIX e XX secolo Benedetto Sestini e William Sadler Franks osservarono e descrissero il colore di migliaia di astri della volta celeste. Kaleidocosmo allora sa sintetizzare in un’unica occhiata il lavoro di questi due astronomi che con le loro osservazioni rivelarono al mondo il segreto dei colori del cielo stellato!
Cieli colorati!