L’UAN osserva con TESS (NASA)

Telescopio TESS
Fonte foto: reccom.org

Con grande orgoglio ed onore, la Sezione Esopianeti e Stelle Variabili comunica che è stata accettata la partecipazione dell’UAN ad un progetto internazionale di ricerca molto prestigioso della NASA, ed al quale partecipano astronomi professionisti ed astrofili, su invito del prof. Giovanni Covone dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”. Il prof. Covone fa parte di un gruppo di ricerca con il dott. Luca Cacciapuoti.

Ma di quale progetto stiamo parlando?

La partecipazione al progetto TESS

Il nostro contributo alla ricerca con le osservazioni consiste nel seguire fotometricamente alcune stelle che verranno segnalate di volta in volta dal coordinatore del progetto, spesso con comunicazioni a poche ore dall’evento, in base ai dati raccolti da TESS (Transiting Exoplanet Survey Satellite).

Il contributo osservativo sarà certificato dalla presenza degli osservatori astrofili tra gli autori in caso di pubblicazione, così come è stato per la pubblicazione della scoperta dell’esopianeta simile alla Terra che ha visto tra gli autori sia il prof. Covone ed il dott. Cacciapuoti sia gli astrofili dell’Osservatorio di Capocatino (FR).

Di seguito segnaliamo qualche altra informazione utile sulla missione TESS e le ricerche ad essa collegate.

TESS, il satellite per la sorveglianza del transito di esopianeti

TESS è l’acronimo di Transiting Exoplanet Survey Satellite, cioè il satellite per la sorveglianza del transito di esopianeti, del quale potete leggere ulteriori informazioni sia sul sito della NASA sia su Wikipedia, dove è pubblicata una scheda illustrativa della missione.

Il telescopio spaziale è stato messo in orbita dalla NASA il 18 aprile 2018. Al contrario della precedente missione Kepler, TESS copre con le sue osservazioni stelle abbastanza luminose della nostra Galassia presenti su tutta la volta celeste e si stima che osserverà accuratamente almeno 500mila stelle di classe spettrale G e K, quindi simili al nostro Sole o un po’ più fredde.

Ciò comporta la probabile scoperta di almeno 3.000 pianeti grazie al transito davanti la propria stella che ne farà diminuire la luminosità. Ovviamente, il campo stellare conterrà tante altre stelle di tutte le classi spettrali conosciute, per cui il numero di oggetti osservati in totale si avvicinerà ad almeno 20 milioni di stelle.

Il contributo della sezione Esopianeti UAN

In considerazione dell’elevato numero di stelle osservate e di specifiche ricerche sviluppate da professionisti, il contributo dell’ UAN, è di collaborare alle osservazioni pianificate dai vari gruppi di ricerca al fine di seguire alcuni degli eventi previsti.

Sono richieste assiduità e precisione nelle osservazioni in quanto per alcuni transiti l’evento potrà essere visibile solo da alcune zone del mondo e, pertanto, le osservazioni sono molto importanti per l’accettazione o il rifiuto di un possibile esopianeta.

Fonte immagine nello slider: spaceflightnow.com