Vi siete sempre chiesti come mai non riusciamo a vedere il lato nascosto della Luna, sempre così suggestivo ed evocativo? Con questo articolo, dettagliato e preciso, cercheremo di fugare ogni vostro dubbio.
La nostra spiegazione verterà sui tre moti compiuti dal nostro satellite, punto di partenza fondamentale per entrare appieno nell’argomento.
Infatti, anche se non sempre ce ne rendiamo conto, tutto ciò che è nell’Universo è in continuo “movimento”, compreso il nostro satellite naturale (e non ne siamo esenti nemmeno noi, ma questa è un’altra storia).
La Luna compie vari moti: il moto di rotazione intorno al proprio asse, il moto di rivoluzione intorno alla Terra e il moto di traslazione intorno al Sole. Cercheremo di analizzarli tutti, cominciando da quello di rivoluzione.
Il moto di rivoluzione della Luna
La Luna compie un’orbita intorno al nostro pianeta in 27,3 giorni circa rispetto alle stelle fisse e questo tempo è detto “mese sidereo”. Se invece prendiamo in considerazione le fasi lunari, il tempo che intercorre tra una Luna nuova e quella successiva è pari a circa 29,5 giorni e questo periodo è detto “mese sinodico”.
Mese sinodico e mese sidereo non coincidono, infatti il primo è più lungo di due giorni rispetto al secondo: allora come mai lo stesso moto di rivoluzione presenta due tempi diversi? Questa differenza di due giorni è dovuta al fatto che contemporaneamente la Terra si muove lungo la sua orbita intorno al Sole e, di conseguenza la Luna deve spostarsi nella sua orbita un altro po’ per tornare alla fase di luna nuova.
Le fasi lunari
Durante il mese sinodico, a causa del moto di rivoluzione, la superficie lunare illuminata dal Sole cambia e questi cambiamenti vengono detti fasi lunari. Quando la Luna si trova tra la Terra e il Sole, la parte illuminata è il lato nascosto alla nostra vista e questa situazione è detta novilunio, o Luna nuova, mentre se è la Terra ad essere tra la Luna e il Sole, la parte illuminata è l’emisfero rivolto verso di noi e ciò è chiamato plenilunio o Luna piena. Le fasi intermedie sono dette, invece, quarti e si verificano quando solo una metà dell’emisfero visibile è illuminato dal Sole.
Qualcuno si può chiedere come mai nelle fasi di novilunio e plenilunio non avvengono, ogni mese, rispettivamente un’eclissi di Sole e un’eclissi di Luna. La questione è presto spiegata. L’orbita della Luna intorno alla Terra è inclinata di 5° rispetto al piano dell’eclittica e ciò fa sì che le eclissi si verifichino solo quando la Luna transita in uno dei due nodi, ossia in uno dei punti in cui l’orbita lunare si interseca con il piano dell’eclittica, durante la fase di Luna piena, per quelle lunari, e di Luna nuova, per quelle solari.
Il moto di rotazione e la faccia nascosta della Luna
La Luna compie un moto di rotazione intorno al proprio asse in 27,5 giorni, ossia pari al mese siderale. Come conseguenza, la Luna rivolge a noi sempre lo stesso emisfero. Questo fenomeno si chiama “rotazione sincrona” ed è dovuta all’attrazione gravitazionale della Terra che, dalla sua formazione, ha ridotto man mano la velocità di rotazione della Luna.
L’altro emisfero della Luna, di conseguenza, viene, chiamato “faccia nascosta”, ma spesso viene chiamato anche emisfero oscuro, ma questo è un grave errore poiché il lato nascosto riceve la stessa quantità di luce che riceve il lato visibile, anche se noi non lo vediamo a causa della rotazione sincrona.
Il fenomeno di rotazione sincrona, però, non riguarda solo la nostra luna, ma è molto comune nel nostro sistema solare. Un esempio celebre è il sistema Plutone-Caronte, dove Caronte e Plutone si rivolgono lo stesso emisfero. Altri esempi sono alcuni satelliti di Giove e Saturno.
Il fenomeno della librazione
Bisogna precisare, però, che la superficie visibile è pari a circa il 59% del totale, ma come mai vediamo il 9% in più di quanto ci dovremmo aspettare? La causa è il fenomeno di librazione che è un moto apparente della Luna ed è causato dal fatto che l’orbita del nostro satellite naturale non è perfettamente circolare, ma ellittica, e questo fa sì che ci sia uno sfasamento tra i moti di rotazione e di rivoluzione. Il risultato è che noi riusciamo ad osservare parti della superficie che non sarebbero visibili.
Il moto di traslazione della Luna
L’ultimo moto è il moto di traslazione che la Luna compie intorno al Sole, infatti la Luna, essendo legata gravitazionalmente alla Terra, segue quest’ultima durante il suo moto di rivoluzione. Il percorso compiuto dalla Luna durante questo moto è detto epicicloide.
Per chi fosse interessato all’osservazione della Luna ed ai suoi fenomeni si ricorda che nell’UAN c’è la Sezione Luna e Pianeti. Foto della Luna, anche di alcuni suoi particolari superficiali e di eclissi riprese con strumentazione varia, dallo smartphone ai telescopi di Soci e dell’UAN, sono pubblicate nella Galleria Fotografica dell’UAN.